Ridi che ti passa! Quante volte lo abbiamo sentito dire? Effettivamente ridere riduce lo stress e aiuta la circolazione sanguigna, infatti favorisce l’ossigenazione di quest’ultima. Alcuni studi, poi, hanno dimostrato che l’umorismo è in grado di migliorare la memoria e le prestazioni mentali. Cosa stiamo aspettando?
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Lo sapevi che piangere fa bene? Le lacrime trasportano livelli elevati di ormoni dello stress e man mano che questi vengono espulsi, l’umore migliora. Continua a seguirci per altre curiosità.
Se volete aiutare a prevenire il raffreddore, le arance non sono i vostri unici alleati.Infatti, prezzemolo, peperoncino, broccoli o papaia hanno più vitamina C. Sono già presenti nella vostra dieta?
La larva del coleottero Tenebrio molitor è in grado di consumare polistirolo e altri tipi di plastica, trasformandoli in anidride carbonica e sostanze di rifiuto biodegradabili. È l’unico animale sul pianeta in grado di digerire questi materiali, nonostante siano considerati non biodegradabili e quindi non edibili.
Durante il sonno il sistema olfattivo è talmente reattivo che quando percepisce un odore, può far cambiare il ritmo del respiro per “captare” e comprendere al meglio l’odore percepito.
I pazienti obesi rischiano anche diabete, ictus e infarto. Secondo i dati emersi da uno studio condotto dall’Università ospedaliera di Oslo, il rischio di emicrania per le persone obese è pari al 45% e aumenta fino all’89% negli individui under 50.
Chi soffre di asma può svolgere attività fisica?Certo che si!Basta tenere sotto controllo i sintomi. Svolgere l’attività fisica regolarmente migliora la capacità polmonare!
È utile in caso di spasmi dell’apparato gastrointestinale, grazie alla presenza dei flavonoidi che agiscono sulla muscolatura liscia permettendone così il rilassamento.
Il numero “33” è una parola con numerose consonanti vibranti e dentali,mentre la si pronuncia si producono onde sonore che facilitano il lavoro del medico, per individuare eventuali problemi ai polmoni o ai bronchi.
Fumare peggiora la patologia, determinando l’aumento della mortalità. Il paziente asmatico fumatore attivo o passivo ha maggiori difficoltà respiratorie (dispnea), tosse, sibilo espiratorio, senso di costrizione al torace.